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REDAZIONE DI PIANI DI EMERGENZA AD HOC

 

Il piano di emergenza per l’evacuazione in caso di incendio non è come un vestito preconfezionato.

Un pastificio avrà un piano di emergenza completamente differente da quello di un nido di infanzia o di un istituto di credito o di una struttura sanitaria.

Ogni attività ha le sue specifiche peculiarità, per quanto riguarda:

  • tipologie di occupanti e persone a rischio;
  • caratteristiche dei materiali, sostanze e impianti presenti;
  • presidi di protezione antincendio e prevenzione incendi (estintori, rete di idranti, sprinkler, impianti di rivelazione e allarme incendio, dotazione complementari per l’evacuazione e l’assistenza in emergenza);
  • punti di raccolta degli occupanti e modalità di gestione degli stessi;
  • addetti alla lotta antincendio e al primo soccorso.

 

Sulla scorta di questi elementi (riportati in estrema sintesi e a mero titolo esemplificativo) il datore di lavoro è tenuto a redigere un piano per la gestione dell’emergenza incendio che sia effettivamente rispondente alle suddette caratteristiche dell’azienda per garantire in primis la sicurezza degli occupanti.

Tutto deve essere pianificato, messo a conoscenza del personale (informazione e formazione) e quindi messo in pratica mediante le prove pratiche (o esercitazioni) di evacuazione.
Troppo spesso viene sottovalutata l’importanza di quanto sopra esposto.

Non di rado si ritrovano:

  • piani di emergenza estremamente generici e che non sono attinenti alla realtà aziendale;
  • piani di emergenza eccessivamente corposi e prolissi, di difficile lettura e applicazione;
  • mancata informazione e formazione del personale che, in caso di emergenza, non ha idea dei comportamenti da attuare o agisce in maniera non conforme al piano o di propria iniziativa;
  • sottovalutazione dell’importanza delle prove di evacuazione in cui, in condizioni controllate, si mette in atto quanto progettato. Nelle prove possono facilmente emergere criticità che non si erano sempre potute prevedere in fase di redazione. Ad esempio l’eccessivo tempo di evacuazione lungo determinati percorsi di esodo o il comportamento non conforme o mancata partecipazione alla prova di parte del personale.

Lo Studio ing. Andrea Guerra, forte di esperienza trentennale, affianca le imprese per:

  • redazione di un piano di emergenza in linea con le caratteristiche aziendali, snello e di facile e pratica applicazione, con ruoli e procedure ben identificati;
  • redazione di planimetrie di emergenza in linea con le richieste dalla norma UNI ISO 23601;
  • incontri informativi con il personale per l’illustrazione del piano di emergenza con comportamenti da attuare in funzione delle relative mansioni [es. addetti alla chiamata dei soccorsi, personale tecnico addetto a interruzione di specifici servizi, personale della squadra antincendio, personale generico senza compiti specifici, personale di supporto a terzi con ridotta mobilità (pazienti, disabili, bambini piccoli, clientela della struttura, ecc.)] ;
  • eventuale formazione e addestramento degli addetti aziendali alla prevenzione incendi ex DM 02/09/2021;
  • organizzazione della prova pratica di emergenza;
  • verbalizzazione della prova pratica di emergenza, con evidenziazione delle azioni correttive da attuare.

 

Per informazioni sul servizio per la redazione di piani di emergenza è possibile contattarci via compilando il modulo cliccando qui

 

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